L’attività fondamentale degli Archivi di Stato è la conservazione del materiale documentario di cui lo Stato sia proprietario o detentore a qualsiasi titolo. Ma tale compito resterebbe vuoto se la documentazione non venisse valorizzata attraverso la fruizione da parte dei cittadini.
Consentire la consultazione dei documenti è perciò l’altra importante funzione degli Archivi di Stato.
Prima del contingentamento degli accessi per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19, l’Istituto di Verona teneva aperta la sua sala di studio per 50 ore settimanali e offriva servizi di supporto alla ricerca e di riproduzione documentaria.
La “Carta della qualità dei servizi” risponde all’esigenza di fissare principi e regole nel rapporto tra le amministrazioni che erogano i servizi e i cittadini che ne usufruiscono.
Essa costituisce un vero e proprio “patto” con gli utenti, uno strumento di comunicazione e di informazione che permette loro di conoscere i servizi offerti, le modalità e gli standard promessi, di verificare che gli impegni assunti siano rispettati, di esprimere le proprie valutazioni anche attraverso forme di reclamo.
L’adozione della Carta dei servizi negli istituti del Ministero della Cultura si inserisce in una serie di iniziative volte a promuovere una più ampia valorizzazione del patrimonio culturale in essi conservato e ad adeguare per quanto possibile, in armonia con le esigenze della tutela e della ricerca, l’organizzazione delle attività alle aspettative degli utenti.
La Carta viene aggiornata periodicamente per consolidare i livelli di qualità raggiunti e registrare i cambiamenti positivi intervenuti attraverso la realizzazione di progetti di miglioramento, che possono scaturire anche dal monitoraggio periodico dell’opinione degli utenti.
Può essere qui consultata la Carta della qualità dei servizi dell’Archivio di Stato di Verona aggiornata.
Versioni precedenti superate: